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…voi abili a tenere un piede quì e uno là…ma la dignità dove l’avete messa?
RITENTA SARAI PIU’ FORTUNATO…
il mostro uccide anche ad agosto
papa Francesco saluti ‘avvossia’
è traboccata
“…sono 10 anni (2003) che so che mi vogliono uccidere,
ma non ho mollato nemmeno una volta,
anzi ho lottato per i miei diritti,
ho raccolto prove,
ho accumulato rabbia dentro me…
per esplodere quando sarà utile,
perchè se non hai fatto niente a nessuno,
non hai colpe ed hai la coscienza pulita, combatti.
LEI, sa di morire solo da maggio 2011,
l’hanno messa alle strette…non riescono a beccare me.
Adesso è sbroccata.
Io no.”
cosa ci faranno nel 2013?
femminicidio
<< Mi chiedo qual’è il ruolo che il Signore mi ha assegnato in mezzo a questo mare in tempesta… Non riesco a capirlo Padre…non riesco a vederlo…
Guardo i miei simili e non vedo che indisciplina e vanità, vedo furbizia, nessun senso della comunità, nessun amore se non per il proprio tornaconto, poi viltà, opportunismo, VIOLENZA…al posto delle idee o della verità in risposte.
Certe volte penso che a mantenere un contegno siano rimaste soltanto le cose, gli alberi, le pietre, la natura. Talvolta invece penso che all’Italia sia necessaria una catastrofe, che distrugga tutto quello che vi abbiamo sovrapposto: i formicai, le auto, il cemento e la riporti al deserto, alla nuda terra di prima, così che la natura possa riprendere il sopravvento e ricominciare dalla prima forma di vita, dal primo uomo, dalla prima donna, dal primo fuoco.
Ecco, di questo cataclisma, Padre, io mi sento pronto ad essere la prima vittima.>>
<<Figlio mio, questo è peccare di superbia.>>
<< O di disperazione.>>
(Aldo Moro)
Aspettavate i rinforzi stamani…peccato che hanno ritardato.
Ma ci uccidete o ci fate passare le Feste?
camorria
Difendi le tue ragioni.
“Se proprio devi odiarmi fallo ora, ora che il mondo è intento a contrastare ciò che faccio, unisciti all’ostilità della fortuna, piegami non essere l’ultimo colpo che arriva all’improvviso Ah quando il mio cuore avrà superato questa tristezza. Non essere la retroguardia di un dolore ormai vinto non far seguire ad una notte ventosa un piovoso mattino non far indugiare un rigetto già deciso. Se vuoi lasciarmi non lasciarmi per ultimo quando altri dolori meschini avran fatto il loro danno ma vieni per primo così che io assaggi fin dall’inizio il peggio della forza del destino e le altre dolenti note che ora sembrano dolenti smetteranno di esserlo di fronte la tua perdita.” (W.S) |