“Se proprio devi odiarmi fallo ora, ora che il mondo è intento a contrastare ciò che faccio, unisciti all’ostilità della fortuna, piegami non essere l’ultimo colpo che arriva all’improvviso Ah quando il mio cuore avrà superato questa tristezza. Non essere la retroguardia di un dolore ormai vinto non far seguire ad una notte ventosa un piovoso mattino non far indugiare un rigetto già deciso. Se vuoi lasciarmi non lasciarmi per ultimo quando altri dolori meschini avran fatto il loro danno ma vieni per primo così che io assaggi fin dall’inizio il peggio della forza del destino e le altre dolenti note che ora sembrano dolenti smetteranno di esserlo di fronte la tua perdita.” (W.S) |
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si sta facendo tardi…
Essere pazienti ti permette di non incorrere in quegli errori che la maggior parte delle persone fanno. La pazienza insegna a vincere.
Pazienza non significa sopportare passivamente, ma essere tanto lungimiranti da confidare nell’esito conclusivo di un processo.
Cosa significa pazientare? Significa guardare la spina e vedere la rosa, guardare la notte e vedere l’alba. Impazienza significa essere tanto miopi da non riuscire a vedere il risultato.
Essere pazienti? La virtù di donne e uomini forti.
Ben più difficile è il silenzio.
Esso presuppone pazienza, costanza, testardaggine; e soprattutto si confronta con il
giorno-dopo-giorno della nostra vita, i giorni che ci restano,
uno dopo l’altro, lunghi davvero nelle piccole ore…quando si aspetta.
Contro le infamie della vita le armi migliori sono il coraggio, l’ostinazione e la pazienza.
giorno-dopo-giorno della nostra vita, i giorni che ci restano,
uno dopo l’altro, lunghi davvero nelle piccole ore…quando si aspetta.
Contro le infamie della vita le armi migliori sono il coraggio, l’ostinazione e la pazienza.
Il coraggio fortifica, l’ostinazione diverte e la pazienza dà pace. Forse. Ma fino a quando?
Guardati dalla furia della donna paziente!