Vi aspetto, cammino, vago, sola tra la gente.
Urlo dentro dal dolore di una colica.
Ma vi aspetto. Grandi. Grossi. Cattivi.
Tanti. Con mezzi o a piedi.
Ma soprattutto tele-comandati.
Le ultime ruote del carro. Un carro che non vuol lasciar tracce.
Ma non pensa a quante ormai ne ha già lasciate dietro di se…
Perchè non simulate un incidente come sapete voi?
Vi aspetto. Io non ho paura.
(Nemmeno Gesù Cristo piaceva a tutti, figuramose se posso piacé io. Come lui INNOCENTE.)
Non mi sento più un topo inseguito da una pantera.
Inseguo tanti topolini…
(A “occhiolì” perchè num’offri un caffè? Esco e ce sei, rientro e ce sei, ma ‘nte senti in colpa?)
via alla mattanza!ultima modifica: 2012-11-09T00:20:00+01:00da
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