25 novembre Contro il Femminicidio

OGGI E’ LA GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. MA DOVREBBE ESSERE OGNI GIORNO. PERCHE’ QUI’ CI UCCIDONO DAVVERO.

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Amen

 

Francesco Gabbani – Amen: testo
Alla porta i barbari, nascondi provviste e spiccioli sotto la coda, sotto la coda, sotto la coda. E i trafficanti d’organi, e le razzie dei vandali sono di moda, sono di moda, sono di moda. Un visionario mistico all’università mi disse l’utopia ci salverà. Astemi in coma etilico per l’infelicità la messa ormai é finita figli, andate in pace cala il vento, nessun dissenso, di nuovo tutto tace.E allora avanti popolo che spera in un miracolo elaboriamo il lutto con un Amen. Dal ricco in look ascetico, al povero di spirito dimentichiamo tutto con un Amen. Il portamento atletico, il trattamento estetico sono di moda, sono di moda, sempre di moda.

Ho l’abito del monaco, la barba del filosofo muovo la coda, muovo la coda, colpo di coda. Gesù s’é fatto agnostico, i killer si convertono qualcuno è già in odor di santità. La folla in coda negli store dell’inutilità l’offerta è già finita amici andate in pace cala il vento, nessun dissenso, di nuovo tutto tace

E allora avanti popolo che spera in un miracolo elaboriamo il lutto con un Amen. Dal ricco in look ascetico, al povero di spirito dimentichiamo tutto con un Amen.

E l’uomo si addormentò e nel sogno creò il mondo lì viveva in armonia con gli uccelli del cielo e i pesci del mare la terra spontanea donava i suoi frutti in abbondanza non v’era la guerra, la morte, la malattia, la sofferenza

poi si svegliò…

E allora avanti popolo che spera in un miracolo elaboriamo tutto con un AMEN!

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…bastardi, per questa estate di m…a!

Signore, giudica chi mi accusa, combatti chi mi combatte. Afferra i tuoi scudi e sorgi in mio aiuto. Vibra la lancia e la scure contro chi mi insegue, dimmi: “Sono io la tua salvezza”. Siano confusi e coperti di ignominia quelli che attentano alla mia vita; retrocedano e siano umiliati quelli che tramano la mia sventura. Siano come pula al vento e l’angelo del Signore li incalzi, la loro strada sia buia e spigolosa quando li insegue l’angelo del Signore. Poichè senza motivo mi hanno teso una rete, senza motivo mi hanno scavato una fossa. Li colga la bufera improvvisa, li catturi la rete che hanno tesa, siano travolti dalla tempesta. Tutte le mie ossa dicano: “Chi è come te, Signore, che liberi il debole dal più forte, il misero e il debole dal predatore?”. Sorgevano testimoni violenti, mi interrogavano su ciò che ignoravo, mi rendevano male per bene: una desolazione per la mia vita. Io quand’erano malati vestivo di sacco, mi affliggevo col digiuno, riecheggiava nel mio petto la mia preghiera. Mi angustiavo come per l’amico malato, il fratello, la donna, mi prostravo nel dolore. Ma essi godono della mia caduta, si radunano, SI RADUNANO CONTRO DI ME PER COLPIRMI ALL’IMPROVVISO. Mi dilaniano senza posa, mi mettono alla prova, scherno su scherno, contro di me digrignano i denti. Fino a quando Signore starai a guardare? Libera la mia vita dalla loro violenza, dalle zanne dei leoni l’unico mio bene. Ti loderò nella grande assemblea, ti celebrerò in mezzo a un popolo numeroso. Non esultino su di me i nemici bugiardi, non strizzi l’occhio chi mi odia senza motivo. Poichè essi non parlano di pace, contro gli umili della terra tramano inganni. Spalancano contro di me la loro bocca; dicono con scherno: “Abbiamo visto con i nostri occhi!”. Signore, tu hai visto, non tacere; Dio, da me non stare lontano. Destati, svegliati per il mio giudizio, per la mia causa, Signore mio Dio. Giudicami secondo la Tua giustizia e di me non abbiano a gioire. Non pensino in cuor loro: “Siamo soddisfatti!”. Non dicano: “Lo abbiamo divorato”. Sia confuso e svergognato chi gode della mia sventura, sia coperto di vergogna e d’ignominia chi mi insulta. Esulti e gioisca chi ama il mio DIRITTO, dica sempre: “Grande è il Signore che vuole la pace del suo servo”. La mia lingua celebrerà la tua giustizia, canterà la tua lode per sempre.

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Dal film “Agguato dentro casa”

“Domenica sera ore 22.45 circa suonano alla porta, un suono molto debole, un uomo dietro la porta abbastanza robusto altezza giusta, chiede di una casa di massaggi…insiste a dire che è un paesano e che l’ha saputo a Santa Maria, ce l’han mandato…secondo lui!”. “Tutto sembra molto strano…MOLTO STRANO….perchè in casa c’è una vecchia malata con problemi gravi ai reni e labirintite cronica e sua figlia anch’essa con problemi alle gambe”. L’uomo insiste, non se ne va via bensì aggredito dalla giovane che voleva sapere CHI gli avesse detto una cosa così assurda visto che è da 13 anni che essa vede solo un uomo, di rado, e magari gli facesse dei massaggi. Un paesano saprebbe tutto ciò e saprebbe pure che la giovane accudisce la vecchia come può. Facendole spesa e portandole il necessario. Ma lui: “Quì si fanno i massaggi? Quì si fanno i massaggi?”. Mentre l’uomo parlava sulla soglia della porta con la giovane, all’improvviso appaiono dalla parte della chiesa 5 energumeni molto inferociti, forse romeni o albanesi, che spingono la giovane in casa aggredendola violentemente….Urla, forti urla risuonano per tutta la zona…non si sa cosa faranno alla donna, sicuramente la vogliono uccidere con la complicità dei paesani.”. Si sa solo che questa brutta storia non è finita quì….Le due donne sono rimaste scioccate.

continua…

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#e tutto perchè non mi dicono il perchè

SPARATEMI ANCORA

COSI’ VEDREMO CHI CADE CHI PERDE CHI RUBA

E CHI SORRIDE E C’HA LA PELLE DURA

FACCIAMO UNA PROVA

VEDIAMO COME TE LA GIOCHI

SE VIVI TRA DUE FUOCHI

SE CADI COME UN POLLO

O RESTI IN PIEDI COME ROCKY

SPARATEMI ANCORA

SPARATEMI ANCORA

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